La notizia è di quelle che non fanno certamente piacere. Previsto infatti, nelle prossime settimane, un aumento del costo del pane come ha fatto sapere il Codacons. Il motivo? La produzione di grano avrebbe subito un drastico taglio a causa della recente siccità che ha interessato i principali paesi produttori, dalla Russia alla Germania, colpendo anche Francia, Ucraina e Stati Uniti. Ciò significa che, a livello globale, vi sono sensibili riduzioni delle scorte per il grano tenero utilizzato per pane e biscotti. Il calo, seppur più contenuto, riguarda anche il grano duro, destinato alla pasta.
COSTO DEL PANE, COSA ACCADRA'
Le ripercussioni sui prezzi saranno inevitabili. A confermarlo, il presidente di Codacons Carlo Rienzi: "Una famiglia media spende un Italia circa 76 euro al mese per pane e cereali. Il giro d'affari legato al solo pane raggiunge nel nostro paese gli 8 miliardi di euro annui e gli italiani consumano ogni anno in media 24 kg procapite di pasta e circa 60 kg di pane, focacce e pizze. Il grano è alla base della nostra dieta quotidiana al punto che un rialzo dei listini al dettaglio del 5% per i prodotti trasformati, determinerebbe una maggiore spesa pari a +45,6 euro annui a famiglia". Insomma, all'orizzonte una maxi-stangata da complessivi 2,7 miliardi di euro annui.
PREZZO DEL PANE, QUANTO COSTA PRODURLO
Il prezzo del pane, si sa, oggi varia da regione a regione. Tant'è che uno studio analitico realizzato dal Presidente Panificatori della Confartigianato Campania ha determinato il costo reale per Kg di pane artigianale. Per farlo, sono stati presi in considerazione numerosi fattori. Innanzitutto le materie prime e il personale, ma anche gli ammortamenti di locali e macchinari, il trasporto, il punto vendita e gli scarti di lavorazione. Vari aspetti che, appare chiaro, non devono essere assolutamente sottovalutati.
Qui, comunque, è possibile leggere gli interessanti risultati.