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Farina per pizza, come sceglierla e come conservarla

Aprile 11, 2019
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Quale farina scegliere per preparare una buona pizza? Sul web si legge di tutto e di più, ma in realtà molti sono i pareri discordanti. La scelta della farina per pizza è un fattore importante e come tale non va trascurato.

 

Ogni preparazione richiede una specifica farina se si vuole ottenere un risultato eccellente. Purtroppo non sono pochi coloro che lamentano il fatto di non ottenere un buon impasto a causa della fermentazione, del forno o del lievito in realtà nella stragrande maggioranza dei casi il problema risiede nella farina.

Farina per pizza, quale usare?

Come sappiamo ce ne sono di diverse tipologie: farina tipo 00, farina tipo 0, farina tipo 1, farina tipo 2, farina integrale.

 

La farina tipo 00 è quella maggiormente utilizzata per realizzare la pizza in casa perché è molto facile da lavorare ma lo svantaggio è che non apporta alcun nutriente all’organismo perché durante il processo di macinazione vengono eliminate le fibre, le vitamine e i sali minerali, oltre a questo, è ricca di zuccheri per cui si rivela nociva per la salute.

 

La farina tipo 0 invece è meno raffinata rispetto alla farina tipo 00, ma per le caratteristiche che possiede non è indicata per realizzare la pizza, ma contenendo un buon quantitativo di glutine è ottima per preparare del buon pane.

 

La farina tipo 1 è molto ricca di sostanze utili per il corpo e viene utilizzata per preparare pizze, dolci, pane e prodotti da forno.

 

La farina tipo 2 è una farina semi integrale. E’ molto semplice da lavorare rispetto a quella integrale e il suo grado di lievitazione è molto lento rispetto alle altre tipologie citate in precedenza. E’ molto utilizzata nelle pizzerie, nelle pasticcerie per realizzare alcuni dolci.

 

E che dire sulla farina integrale? Viene utilizzata molto poco ma è la migliore perché tutti i nutrienti  rimangono intatti. Se si decide di optare per questa variante dunque, è bene scegliere la farina integrale macinata a pietra, il risultato sarà più che soddisfacente.

 

Tuttavia bisogna considerare anche altri parametri per la scelta di questo ingrediente, come le attrezzature da utilizzare e il tipo di fermentazione da dedicare al prodotto.

 

Se l’intento è quello di preparare una teglia di pizza o una pizza a breve lievitazione allora bisognerà prediligere una farina debole ( W 180-220), se invece lo scopo è quello di ottenere un impasto più maturo allora occorrerà scegliere una farina di media forza (W 250-280) dove i tempi di fermentazione si allungano.

Se invece i volumi sono importanti in tal caso bisognerà optare per una farina di forza (W 300-350).

Come si può denotare dunque, ogni tipologia di impasto deve seguire un filo logico.

Come si conserva la farina?

La farina deve essere correttamente conservata in un luogo asciutto e ventilato, lontana da fonti di calore e luce diretta. La temperatura dove verrà posta non deve essere superiore ai 25° per non comprometterne la qualità.

Una piccola precisazione è doveroso farla:  i sacchi di farina devono essere posizionati su pedane di legno e non a terra e a 10 cm dal muro.

 

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